Vino per la Messa
Tra i prodotti consumabili che non possono mancare nelle chiese c’è il vino per la messa, utilizzato nel corso della Consacrazione. Per celebrare la messa naturalmente non è possibile bere un vino qualunque, ma uno che rispetti i requisiti richiesti dalla Chiesa affinché venga garantita la massima purezza. Come è noto infatti il vino rappresenta il sangue di Cristo, versato in sacrificio per i fedeli.
In questa sezione puoi trovare una proposta molto ricca di vini per la santa messa, rigorosamente selezionati tra i migliori brand del settore. Ogni prodotto è supportato da una scheda tecnica che ne illustra le principali funzioni e soprattutto le caratteristiche, soddisfacendo così i rigidi standard imposti dalla Chiesa.
Dopo aver visionato e messo a confronto i vini nella nostra vetrina online, potrai scegliere con maggiore oculatezza il prodotto più indicato per le tue necessità. A questo punto conosciamo meglio la storia, le origini e le caratteristiche del vino usato per la messa.
Qual è il significato liturgico del vino da messa?
In base al dogma cattolico della Presenza reale, al momento della consacrazione il vino si trasforma realmente in sangue. Tale fenomeno è conosciuto come transustanziazione, cioè la trasformazione in un’altra sostanza, pur preservando le caratteristiche tipiche del vino originario come colore, gusto, aroma e quantità. La transustanziazione fu invece negata da Martin Lutero, padre della Riforma protestante, secondo il quale la natura originaria del vino coesiste con quella del sangue di Cristo.
Quali sono le caratteristiche del vino da messa?
Per comprendere quale vino bisogna usare per celebrare la Messa cristiana, è opportuno conoscere il Codice di Diritto Canonico secondo il quale il vino deve essere naturale e “de genimine vitis et non corruptum”, cioè deve provenire da uva matura e non essere inacidito.
L’eventuale adulterazione o l’aggiunta di sostanze, pratiche comunque lecite per le leggi dello Stato, rendono il vino non valido per la celebrazione della messa. In caso di utilizzo di vino adulterato, o comunque non conforme alle normative imposte dalla Chiesa, si determina l’annullamento stesso della messa. É quindi facile capire quanto sia importante usare vino conforme alle leggi ecclesiastiche, in quanto c’è il rischio addirittura che matrimoni, cresime, battesimi o qualsiasi altro rito vengano invalidati se usato vino alterato.
L’unica aggiunta permessa, verso la fine della fermentazione alcolica, è l’aggiunta di alcol di vino, ma solo per favorirne la conservabilità. Ad ogni modo il vino usato per la messa non può comunque superare i 18 gradi alcolici. All’occorrenza il vino può anche essere illimpidito, purché dopo non restino residui o tracce della sostanza chiarificante aggiunta. Il vino ottenuto tramite la spremitura delle vinacce non può essere utilizzato per celebrare la Messa.
Che vino si usa per la messa?
Per la messa si può usare qualsiasi tipo di vino: bianco, rosso, rosato ed il liquoroso vin santo, l’importante è che rispetti i requisiti indicati. Generalmente si preferiscono i vini liquorosi, il Moscato ed il Marsala. I primi garantiscono una maggiore conservabilità. Gli altri due, cioè il Moscato ed il Marsala, macchiano meno il rivestimento dell’altare.
Generalmente si pensa che il vino rosso per messa sia quello maggiormente utilizzato, proprio perché in virtù del suo colore rosso viene immediatamente identificato con il sangue. In realtà la maggior parte dei preti utilizza il vino bianco per messa, ma solo per una questione pratica, in quanto eventuali macchie o schizzi risultano meno visibili. In Oriente hanno ben pensato di risolvere questo problema con un piccolo stratagemma, cioè l’utilizzo di tovaglie rosse sugli altari che rendono meno visibili eventuali macchie di vino.
Nella nostra vetrina online puoi scegliere diversi vini tipici di determinate aree geografiche. Se vuoi completare il kit ecclesiastico con ostie e vino per la messa, ti basta consultare l’apposita sezione dedicata ai consumabili per la messa.