Leggii da Messa
Questa sezione di Aureaassisi.com è interamente dedicata ai leggii da messa, dei supportati con ripiano, talvolta girevole, dove appoggiare i libri liturgici per la lettura. Si collocano sul presbiterio antistante l’altare ed il termine deriva dal greco “logheion”, che significa appunto pulpito.
Possono essere di forme molto ridotte, realizzati con materiali semplici e sobri, oppure di dimensioni più ampie e realizzati con materiali più pregiati. Sul nostro sito puoi trovare leggii per altare di varie tipologie e realizzati in diversi materiali: dal legno all’ottone dorato, dal tessuto al plexiglass. Diamo uno sguardo alla storia ed alle caratteristiche principali del leggio da messa.
Le origini del leggio da messa
Inizialmente per le letture nelle chiese durante la messa si usavano dei cuscini, che preservavano anche la legatura del libro. Dall’XI secolo iniziarono a diffondersi i primi leggii da messa, come testimoniano diverse iconografie dell’epoca. Dal XIII secolo furono introdotti i leggii portatili, spesso anche pieghevoli, che potevano essere spostati velocemente e facilitavano la lettura.
Nel XV secolo iniziano a comparire grandi leggii in metallo, molti dei quali sono arrivati intatti ed in buono stato di conservazione ai giorni nostri. Dal XVII secolo si diffusero sempre di più i leggii pieghevoli e quelli a struttura fissa, impreziositi da fini decorazioni, intagli e dorature molto ricercate. In alcuni casi il sostegno del lettoriale era composto da una struttura di grande impatto visivo. Dal XIX secolo si iniziarono a produrre leggii che puntavano principalmente alla praticità, piuttosto che all'estetica.
Le varie tipologie di leggii
Di seguito un elenco dei leggii più diffusi:
- leggio a struttura fissa, che resta fermo lì dov’è;
- leggio portatile, composto da un piano d’appoggio e dotato di vari sostegni, che può essere spostato a piacimento;
- leggio pieghevole, con montanti dotati di cerniere lignee o di metallo, che favorisce lo scorrimento delle pagine;
- leggio monumentale, realizzato in pietra o in metallo, composto da un fusto ampio e di grande impatto visivo;
- leggio corale, di dimensioni molto ampie, dotato spesso anche di un armadietto dove collocare i libri liturgici.
Leggio d’altare e leggio da tavolo
Bisogna poi fare un’ulteriore distinzione tra il leggio d’altare ed il leggio da tavolo.
Il leggio d’altare funge da supporto per un libro di dimensioni contenute, da collocare sulla mensa dell’altare per consentire al celebrante di leggere. In genere è realizzato con materiali semplici, come il legno o il metallo. Il piano d’appoggio può essere inclinato, fisso o regolabile così da collocare comodamente il libro nella posizione ritenuta più idonea alla lettura.
Il leggio d’altare si consolidò a partire dal XVI secolo, quando decadde l’uso del cuscino. Nel periodo barocco questo modello si arricchì di decorazioni esteticamente molto ricercate e raffinate.
Il leggio da tavolo è portatile e solitamente non viene collocato sulla mensa d’altare, ma su un supporto diverso. Il suo utilizzo è diffuso nella sacrestia, nel coro o anche in abitazioni private per la lettura di testi non necessariamente legati alla celebrazione eucaristica. Solitamente ha una forma triangolare e poggia su un fusto con piede.
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Se cerchi qualche modello economico e sobrio, puoi optare per i leggii in plexiglass, in tessuto o in legno girevole. Ci sono poi i leggii in ottone dorato, con diversi livelli di altezza ed arricchiti con decori e numeri.
Se cerchi qualcosa capace di conferire ulteriore solennità alla tua chiesa, ti consiglio i leggii in stile barocco realizzati in ottone placcato oro, piccoli capolavori artigianali impreziositi da dettagli in tessuto rosso.
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